Nuovo, quindi migliore

Di fronte alla deriva social causata dal “posto a più non posso (l’importante è l’infrarosso)”, credo che la scelta migliore sia riderci sopra. Difficile, del resto, trattenersi di fronte a quei professionisti che pongono quesiti imbarazzanti e propongono soluzioni ancor più scabrose.

L’importante, ad ogni modo, è riempirsi la bocca di parole come #nuovo, #scientifico, #esclusivo, #anteprima, #imperdibile, ecc… in una caccia feroce e senza esclusione di link all’ultimo like. E proprio intorno a questi hashtag orbiterà la mia analisi odierna.

Ma del resto navigare necesse est, lo dicevano già gli antichi latini, e così si può assistere a un variegato ventaglio di proposte che spaziano dalle dirette video dei corsi, con tanto di vere e proprie superstar della SBM come special guest, a trattamenti videoregistrati a testimonianza della massima espressione professionale del terapista. Ai miei tempi qualcuno avrebbe detto: “Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci… ma noi siamo scienza, non fantascienza”. Purtroppo, però, manca sempre la seconda parte della citazione.

Posso capire videomaker che viaggiano in auto su e giù per lo stivale a caccia di personaggi che hanno bisogno di videoadvertising, capisco meno chi cerca in questi video la risposta a domande come: “Chi può indicarmi nuove tecniche di trattamento per il dolore anteriore di ginocchio?”.

Domanda in sé imbarazzante, poiché evidenzia come non si stia cercando una soluzione efficace per la cura del proprio paziente, quanto, piuttosto, qualcosa che faccia sentire il terapista a posto con la coscienza perchè “aggiornato” e al passo coi tempi. Dai crediti ECM ai punti fragola il passo è breve.

Quello che ho visto coi miei occhi il 30 settembre 2016 è difficilmente superabile in quanto a incredibilità, imperdibilità, unicità. Per ciò che riguarda invece efficacia, scientificità, utilità, verità, dimostrazione, sperimentazione, esprimo tutta la mia naturale perplessità, oltre che scetticismo.

SCENA 1. INTERNO GIORNO.

Il videomaker di cui sopra, vittima di lombalgia, si trova, caso vuole, esattamente nel luogo dove il Dottor TizioCaio, fisioterapista, offre volontariamente le sue competenze per effettuare il primo trattamento in assoluto che questa schiena dopo anni di dolore abbia mai ricevuto.

In #esclusiva per noi, interamente videoregistrato, “il mio primo video, del mio primo trattamento, da un fisioterapista. E speriamo che questo dolore alla schiena scompaia totalmente”.

Un dolore presente da fermo, quando il paziente dorme, quando si sveglia, non dopo l’attività fisica (“anche perché non ne fa”), stando alla sommaria intervista effettuata nei primi minuti. Ma per il professionista questo è sufficiente, ora “abbiamo abbastanza dati per iniziare il trattamento con il metodo IcsIpsilonZeta”.

Povera Italia, come dice il Sommo Vate, ”di dolore ostello”!

Dolore a riposo, da fermo, mentre dorme. Non serve Battiato per pensare che sul ponte sventola bandiera gialla, rossa, blu e chi più ne ha più ne metta! Ammettiamo pure che lo scienziato di turno abbia escluso patologia grave come affermato (se venisse un paziente da me con dolore a riposo e durante la notte, ma non durante il movimento, è molto probabile che finisca dritto dallo specialista di turno), non è dato sapere se vi sia una direzione preferenziale ed eventualmente quali distretti possano essere coinvolti in un’ottica di interdipendenza regionale. Stupido io, che ho sempre pensato che il dolore meccanico veda la migliore applicazione delle mie cure! Ma per fortuna lo scienziato mi tranquillizza: “Ci penso io!”. Con una sicurezza tale che bastano queste tre parole per rassicurarmi con un bagno di endorfine che nemmeno buttandomi in un campo di papaveri!

Ma ecco che, ohilalà amici telespettatori, colpo di sc(i)en(z)a: la termocamera a infrarossi! Esame termografico, a noi!

Devo ammettere che, prima di decidere di commentare l’operato del luminare, mi sono fatto lo scrupolo di controllare quali livelli di evidence abbia tale strumento diagnostico. Giacché il dubbio muove la conoscenza, mi sono detto che magari sono io, ignorante e retrogrado, a non conoscere nuovi strumenti che in realtà funzionano.

Non dico certo di avere fatto una revisione sistematica, ma piuttosto un paio di ricerche, su Pubmed e Google, con le parole “termography” e “back pain”. Questo è bastato per ottenere risultati interessanti che posso così riassumere:

  • nel 1989 l’American Academy of Neurology (AAN) ha dichiarato ufficialmente “had not been proven useful as a screening test for patients with back or neck pain” (“non è stato provato che sia utile come test di screening per pazienti con cervicalgia o lombalgia”)
  • nel 1993 la American Medical Association stabilisce che l’uso della termografia a scopo diagnostico non può essere raccomandato
  • sempre nel 1993, l’AMA afferma il principio secondo il quale i proponenti un test, una procedura, o un trattamento dovrebbero supportare l’onere della prova dell’efficacia e sicurezza allo scopo prefissato, attraverso trial clinici ben strutturati e ben controllati.
  • nel 1994, dopo revisioni di studi aggiuntivi, la Agency for Health Care Policy and Research panel ha concluso che, sulla base delle evidenze disponibili dalla ricerca, la termografia non risulta efficace per la diagnosi di problemi di lombalgia
  • la FDA ha intrapreso 5 azioni per scoraggiare le aziende produttrici di macchine termografiche a sostenere la loro utilità diagnostica.
  • fonti non ufficiali rivelano come, nonostante la mancanza di supporto scientifico, le immagini termografiche a colori sono ancora utilizzate da molti chiropratici come strumento per vendere “adjustments” spinali.

Su PUBMED, poi, ho trovato diversi articoli, pubblicati tra il 1982 e il 1996, che si possono così riassumere:

  • un solo studio ne afferma affidabilità diagnostica
  • 7 studi ne affermano scarsa o assente accuratezza ed utilità diagnostica
  • uno studio ne afferma ottima sensibilità (100%) ma scarsa specificità (60%): se negativa, si può affermare che il soggetto sia sano, non viceversa (come farà poi il nostro scienziato)

Terminate le dovute premesse, mettetevi comodi e preparatevi una buona razione di pop-corn: ora può finalmente cominciare lo spettacolo.

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SCENA 2. INTERNO NOTTE.

L’inquadratura passa ad essere degna della migliore fantascienza, anche se qui sembra più “2001 Odissea nell’ospizio”. Contornata dal nero del buio più profondo, appare brillante l’immagine del sofferente videomaker definita da colori diversi in base alla temperatura: “La parte centrale, più bianca, è la più vascolarizzata, ovvero il LLP.” E poi si parla di “abbassamento della temperatura a livello dei muscoli grande e piccolo rotondo”. Iniziamo perciò a desumere che al centro della colonna esista solo il legamento longitudinale posteriore e lateralmente alla scapola i muscoli grande e piccolo rotondo.

Mal di schiena uguale instabilità lombare, un’equazione in auge ormai da anni. Facilmente dimostrabile da zone che si trovano a 31/32 gradi, a significare che “i muscoli quadrati dei lombi, trasversi e obliqui dell’addome sono tutti poco vascolarizzati, poco utilizzati”.

Una “carenza di stabilizzazione a livello lombare” che va confrontata con una termografia anteriore. Per poi proseguire nell’affermare che a “livello del sacro e quindi della cauda, a livello S2/S3, c’è un’area metamerica di ipovascolarizzazione tipica delle problematiche di tipo meccanico”.

Dolore da fermo, a riposo, notturno…

Ma comunque siamo solo agli inizi: “L’immagine termografica ci dice che anche lo stomaco è ipovascolarizzato, le mammelle, in particolare il grande pettorale” e poi ancora “altre cose ci sono a livello delle braccia con una discopatia multilivellare a livello appunto brachiale”.

Qualcuadra non cosa, effettivamente: anche con l’ultima frase da sola ci si potrebbe facilmente aggiudicare il Festival della Scie(me)nza 2016!

E poi, potevano forse mancare i Chakra, i Tantra e l’Ashtanga? No certo, e infatti eccovi accontentati: “…anche per chi lavora con la medicina energetica si possono fare delle associazioni importanti”. Grazie a queste fantastiche discipline, si arriva a concludere che “ci sono dei problemi allo stomaco, ma anche di ipovascolarizzazione epatica. Ci sono dati clinici importanti che dicono come la dermografia di superficie sia determinante stati patologici profondi”.

Prendo atto che la dermografia determini e non riconosca stati patologici e so già che passerò la notte sveglio a rivedere il mio concetto di dato clinico importante.

[Se avete finito i popcorn questo è il momento di fare di nuovo rifornimento]

SCENA 3. INTERNO GIORNO.

Parte lo spot pubblicitario: “Abbiamo fatto vedere una cosa #innovativa che in Italia esiste solo a livello di #ricerca”. Ricerca di che? Ah sì, di qualcuno che si sottoponga a questo genere di prestazioni. Anche perché #l’innovazione è stata trattata 20 anni fa dalla letteratura che già allora ne smentiva l’efficacia e l’applicabilità.

A questo punto tirate fuori i blocchi degli appunti perché si comincia davvero a fare sul serio: come procedere con il trattamento. Ci prepariamo al gran finale perché ora ci viene mostrato come risolvere l’escursione termica dal momento che, per quanto ne dica Trump, il riscaldamento globale, la riduzione del permafrost e le scie chimiche sono problematiche quanto mai attuali.

In una giusta ottica di multidisciplinarietà, ecco che il nostro di cui sopra si prepara al coupe de theatre: il kinesiotaping.

Anche qui, nuovamente ammetto la mia ignoranza e non fidandomi a sufficienza della mia formazione nel settore specifico, chiedo a due istruttori ufficiali del metodo inventato da Kenzo Kase cosa ne pensino delle tecniche applicate.

“È un’invenzione totale di questo originale personaggio” e “sinceramente: non ho la minima idea di quello che faccia” sono state le risposte.

Così, notando che i muscoli a sinistra e a destra, essendo verdi, sono meno vascolarizzati, siamo in grado di diagnosticare una “scoliosi lombare destro concava… ed è giusto che qui (nda a dx) siano più contratti quindi siano più verdi quindi meno vascolarizzati quindi noi compenseremo con l’aumento della vascolarizzazione”. Il nostro maestro poi ci espone il razionale #scientifico della sua tecnica: “Iniziamo ad applicare il kinesiotaping e vi faremo vedere come aumenterà la vascolarizzazione di questi muscoli. Sono muscoli ipovascolarizzati, quindi non molto caldi: dobbiamo aumentare il calore, non dobbiamo scaricarli, ma dobbiamo aumentarne la contrazione”. Non credo di avere afferrato bene il concetto per cui provo a ragionarci un po’ su e mi riguardo gli ultimi secondi di video: noto che, in effetti, il risultato del presunto test (ovvero “muscoli contratti”) viene utilizzato per supportare il razionale dello scopo del trattamento (ovvero “aumentarne la contrazione”). Riassumendo quindi: problema = muscolo contratto –> soluzione = ne aumento la contrazione.

Elementare, Watson. O come si direbbe in gergo social: WTF?

Ma il meglio deve ancora arrivare (vi risparmio l’immancabile citazione della coppettazione) e, come ogni spettacolo pirotecnico che si rispetti, ci prepariamo al gran finale: “Sugli organi non si mette la fascia grossa, ma si mettono queste (e ci mostra dei tagli di cerotto con quattro piccole code da un lato) e avendo parlato di problematiche a livello di stomaco e fegato ecco fatta la correzione di fegato e stomaco”.

Il confronto tra i fotogrammi del pre e del post, poi, è un “Trova le differenze” degno del miglior appassionato di enigmistica da ombrellone. So, enjoy & have fun!

FINE DELLO SPETTACOLO. LUCI IN SALA, PREGO.

Insomma, è sempre difficile rendere giustizia alle opere d’arte e anche in questo caso è arduo pensare di esserci riusciti. Per fortuna che anche questa volta i protagonisti del video vengono in nostro soccorso togliendoci le castagne dal fuoco: “Il metodo IcsIpsilonZeta comprende tante terapie ed è un metodo altamente #scientifico inventato da me e il mio gruppo di lavoro”. Non aggiungo altro: il commento è già perfetto così.

Come si suol dire, the show must go on. Ma in questo caso, anche no.

Nuovo, quindi migliore
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